Alla scoperta dell'atrio
Lo scalone
Su richiesta del Consorzio Autonomo del Porto, fondato nel 1903, fu aperto il portale d’ingresso sul lato a mare.
L’architetto Marco Aurelio Crotta, progettò, su incarico di Alfredo D’Andrade, lo scalone di accesso alla Sala delle Compere.
Per l’apertura dello scalone furono sacrificate le antiche “sacrestie” del Banco, ma soprattutto fu realizzata l’inversione di orientamento dell’edificio che con questa innovazione veniva, per la prima volta nella sua storia, a relazionarsi con il porto piuttosto che con la città.
MARCO AURELIO CROTTA Nato a Genova (1861-1909)
Nato da una famiglia di umili origini, abbandonò presto la scuola iniziando a lavorare come garzone e commesso di bottega. Vista la sua predisposizione al disegno alcuni amici lo incoraggiarono a riprendere gli studi, aiutandolo economicamente, in particolare l’architetto Giovanni Campora, grazie ai quali poté frequentare l’Accademia ligustica di belle arti e conseguire il diploma di architetto.
Iniziò la sua attività collaborando con lo stesso Campora, soprattutto nel restauro di edifici. Per le sue doti di disegnatore fu incaricato da Alfredo d’Andrade, che dal 1884 ricopriva l’incarico di delegato per la Conservazione dei Monumenti del Piemonte e della Liguria, di eseguire i rilievi e i progetti di restauro di numerosi edifici immobili in territorio ligure e piemontese. Negli anni novanta dell’Ottocento collaborò a Genova con il d’Andrade, che molto apprezzava la sua profonda conoscenza dell’arte medioevale, nel restauro del palazzo San Giorgio e della cattedrale di San Lorenzo.