![](/images/imm_pagine/palazzo-san-giorgio/psg_esterno_imm1_dx_fluida.jpg)
L'esterno
Al primo sguardo
Nel 1570 il palazzo fu sottoposto a radicali lavori di ampliamento e di ristrutturazione che ne modificarono profondamente l’aspetto originario. La nuova costruzione si sviluppò verso il mare ed ebbe una forma esterna compatta ed omogenea, con i prospetti decorati secondo lo stile dell’architettura rinascimentale genovese, compresa una scenografica decorazione ad affresco. I protettori del Banco di S. Giorgio all’inizio del XVII secolo decisero di affidare a Lazzaro Tavarone l’incarico di affrescare la facciata a mare di Palazzo S. Giorgio, in sostituzione di una precedente decorazione terminata da Andrea Semino nel 1591 che non aveva incontrato i favori dei notabili.
Il restauro del Tavarone ebbe inizio nel 1606 e terminò nel 1608.
![](/images/imm_pagine/palazzo-san-giorgio/psg_esterno_imm2_sx_fluida.jpg)
Da allora sulla facciata a mare di Palazzo San Giorgio sono riconoscibili San Giorgio e il Drago, Giano Bifronte, Nettuno, Caffaro, Andrea Doria, Simon Boccanegra, Guglielmo Embriaco, Cristoforo Colombo e Biagio Assereto, ovvero i simboli del potere e della ricchezza che Genova aveva conquistato nei secoli andando per mare.
Il successivo restauro della facciata del Palazzo è datata 1912 e si deve a Lodovico Pogliaghi che su incarico del Consorzio Autonomo del Porto ridipinse le decorazioni del prospetto a mare. Successivamente furono ripristinate dal pittore Raimondo Sirotti nel 1992 in occasione delle celebrazioni Colombiane.
Opere di eguale importanza, tra cui un’edicola cinquecentesca e una targa dedicata a Nazario Sauro, si trovano anche lungo i restanti tre lati del Palazzo.
Da notare che dinanzi al prospetto nord, posto ad un livello più basso rispetto a Piazza Caricamento, sono conservati i resti di colonne a rocchi bianchi e neri che facevano parte dell’ampliamento risalente all’inizio del Cinquecento e una porticina sopra la quale si trovano sbiadite tracce di affreschi del XV secolo.