Nel mese di febbraio la Commissione Europea ha rivisto al rialzo le sue previsioni di crescita economica per il 2021 e il 2022 stimando che l'economia della zona euro crescerà del 3,8%, dopo la contrazione del 6,8% nel 2020. Ci si aspetta che il PIL torni al livello pre-pandemico entro la metà del 2022, poco prima di quanto previsto in precedenza. Previsioni ottimistiche che presuppongono che almeno il 70% della popolazione sarà vaccinato entro la fine dell'estate del 2021. Il mancato raggiungimento di tale obiettivo si tradurrà in una crescita economica più lenta
A febbraio, nell’Eurozona, l’indice PMI rileva una biforcazione dell’economia con una notevole forza verso la produzione e una continua debolezza nei servizi. Il PMI manifatturiero per la zona euro è salito a 57,7, il massimo negli ultimi 36 mesi. Tale indicatore è 60,6 in Germania (grazie alla forte domanda di esportazioni, soprattutto dalla Cina) e 55,0 in Francia. Allo stesso tempo, il settore manifatturiero europeo sta subendo interruzioni nella catena di approvvigionamento, ritardi nelle consegne e aumento dei prezzi dei fattori di produzione. Il PMI dei servizi per l'area europea è invece sceso a 44,7 a febbraio, in Germania l’indice è 45,9 e 43,6 in Francia.
La Cina, dopo il +2,3% di crescita del 2020, mira a un forte rimbalzo dopo la crisi sanitaria, puntando nel 2021 a un'espansione di oltre il 6% annuo con maggiori sforzi su riforme, innovazione e sviluppo. Il governo, stando a quanto rilasciato dal premier Li Keqian in occasione dell'apertura dei lavori annuali del Congresso nazionale del popolo, prevede un deficit di bilancio del 3,2% sul PIL, un equilibrio di base della bilancia dei pagamenti, una solida crescita dei redditi e un forte aumento sia dei volumi sia della qualità delle importazioni.
Nel quadro sinteticamente delineato, il traffico commerciale nei porti del sistema nel mese di febbraio 2021 ha fatto registrare una movimentazione complessiva pari a 4.329.574 tonnellate, -16,2% rispetto allo stesso mese del 2020 (pre-pandemia).
Il traffico convenzionale si assesta poco al di sotto dei volumi di febbraio 2020 (1.132.828 tonnellate vs 1.158.347). Migliorano i traffici dry bulk (+15,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) e le rinfuse liquide di oli vegetali e vino (+153%) mentre gli oli minerali chiudono il mese in netto calo (-36,6%).
Il settore dei passeggeri manifesta nuovamente una situazione di criticità (-77,4%), registrando un -91,5% nel comparto delle crociere, a causa delle misure restrittive legate agli spostamenti sul territorio già in vigore da inizio anno che hanno costretto le compagnie a interrompere l’operatività.
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