Alla fine del mese di febbraio, alle preesistenti criticità che caratterizzavano la congiuntura mondiale, quali le strozzature nella supply chain, la normalizzazione delle politiche economiche e la crisi energetica europea, si è aggiunta la crisi geopolitica internazionale derivante dal conflitto russo-ucraino, che ha provocato, oltre alla crisi umanitaria , un incremento dei prezzi delle commodity energetiche ed alimentari.
Il conflitto si è inserito all’interno di un periodo di ripresa economica internazionale caratterizzata da un particolare dinamismo degli scambi mondiali tant’è vero che il PMI (Purchasing Managers Index) globale sui nuovi ordini all’export, rilevato precedentemente rispetto all’invasione dell’Ucraina, aveva un andamento favorevole.
Alla luce di ciò, La Banca Centrale Europea ha rivisto le previsioni sul PIL per l’anno in corso che, dal 4,4%, scende al 4,1%. La crescita economica dell’Italia è prevista essere del 3%, con un decremento di 0,8 punti percentuali rispetto alla valutazione precedente, tuttavia si teme la stagflazione. Anche gli USA rallentano con una previsione del prodotto interno lordo di +2,8% (+4% nelle stime di dicembre, su base dati Federal Reserve). La Cina invece stima una crescita del PIL pari al +5,5% (+0,7% rispetto alle previsioni di dicembre).
La guerra tra Russia e Ucraina ha prodotto effetti anche sui trasporti marittimi internazionali con le prime sanzioni inflitte dagli USA a carico di alcune navi russe e con la decisione dei principali global carrier di cancellare gli scali nei porti russi. Nel quadro sinteticamente delineato, il traffico commerciale nei porti del sistema del Mar Ligure Occidentale nel mese di febbraio 2022 ha registrato una movimentazione complessiva pari a 5.018.111 tonnellate, pari a +17,8% rispetto allo stesso mese del 2021 (ma -1,6% vs febbraio 2020 e +1,2% vs febbraio 2019), da ascrivere alle performance dei comparti container, rinfuse liquide e olii minerali. Nello specifico, i traffici containerizzati, con 2.082.318 tonnellate, sono in aumento rispetto al 2019 ed al 2021 (+6,9 vs 2021, -6,6% vs 2020, +6,0% vs 2019). Gli olii minerali I registrano un aumento rispetto ai tre anni precedenti (+61,3% rispetto al 2021, +2,2% rispetto al 2020 e +7,0% rispetto al 2019). Anche gli olii vegetali e il vino evidenziano performance positive rispetto al triennio precedente (+11,6% in rapporto a febbraio 2021, +182,3% vs 2020, +105,9% vs 2019). Il traffico convenzionale si attesta a 1.089.915 tonnellate, in aumento del 2,6% rispetto a febbraio 2021 e in linea con i volumi del 2020. I traffici di rinfuse solide sono in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-11,6%).
Il comparto dei passeggeri registra 42.563 passeggeri, evidenziando una crescita in termini percentuali rispetto allo stesso mese dello scorso anno del 52,4% (- 53,2% rispetto a febbraio 2019) indice di una graduale ripresa del settore.
Traffico containerizzato
Nel mese di febbraio prosegue il trend di stabilizzazione dei volumi di traffico rispetto non solo al 2021, ma anche in linea con i livelli del periodo precedente alla pandemia: il mese si è chiuso, infatti, a 208.771 TEU, -0,6% rispetto al 2021 e +1,0% rispetto al 2019. Tale risultato è però negativamente influenzato dal significativo calo delle operazioni di transhipment che hanno perso nel mese il 31,4% rispetto al 2021, in linea con la tendenza dei mesi precedenti (-20,2% nel bimestre rispetto al 2021).
Sul versante delle operazioni “hinterland” relativamente ai container pieni, il mese di febbraio si è invece chiuso con una crescita dei pieni rispetto al 2021 dell’8,5%. Nel dettaglio di questo risultato si registrano, però, due dinamiche divergenti che si vanno consolidando da alcuni mesi: da un lato le esportazioni rallentano (-1,6% nel bimestre vs. 2021), mentre dall’altro crescono molto rapidamente le movimentazioni di container pieni in sbarco (+31,4% nel bimestre). Il rallentamento delle esportazioni, per quanto in un arco temporale limitato e che pertanto dovrà essere verificato nel prossimo periodo, dipende in buona misura dall’economia degli Stati Uniti, che risulta sostanzialmente stabile nel corso di quest’anno (+0,0% la crescita congiunturale a gennaio rispetto a dicembre 2021 e -0,1% l’andamento tendenziale rispetto allo stesso mese dell’anno scorso), appesantita da una crescita non usuale del tasso di inflazione (+7,5% a gennaio 2022). Nel bimestre appena trascorso le esportazioni verso gli USA sono diminuite del 31% rispetto allo stesso periodo del 2021 e del 18,7% rispetto al 2020. Sul versante delle importazioni, invece, contribuisce in maniera significativamente positiva la crescita dei volumi provenienti dall’Estremo Oriente, che si attestano in prossimità dei livelli dei mesi precedenti alla pandemia (-2,7% rispetto al 2020 e +39,6% rispetto al 2021), e dalle aree del Medio Oriente (+47,4% rispetto al 2021) e del Mediterraneo Orientale (+30,9% vs. 2021). Nel progressivo del bimestre, pertanto, a fronte di una sostanziale stabilità dei volumi TEU (-0,5% vs. 2021), i volumi di traffico gateway crescono dell’11,3%, sospinti principalmente dalle importazioni, che comportano un conseguente riequilibrio fra i flussi di traffico in sbarco e imbarco (54,0% a favore di quest’ultimo) e una decisa riduzione della movimentazione di container vuoti (- 23,5%).
Merce convenzionale e rotabile
La merce convenzionale, che include il traffico rotabile e quello specializzato, ha raggiunto 1.089.916 tonnellate movimentate nel mese di febbraio 2022, pari ad un aumento del 2,6% rispetto allo stesso mese del 2021 e rimane sostanzialmente stabile rispetto a febbraio 2020, mese pre-pandemico (-0,1%).
Dal punto di vista dei risultati ottenuti nei singoli scali del sistema, i porti di Savona-Vado Ligure chiudono il mese di febbraio con rallentamento del 3,6% rispetto allo stesso mese del 2021 (-3,7% rispetto al 2019), mentre Genova registra un buon incremento (+5,4% rispetto al 2021 e +0,1% rispetto al 2019). Anche il risultato progressivo mostra andamenti simili, con gli scali di Savona-Vado Ligure che registrano un calo dell’1,1% rispetto al 2021 e del 6,3% rispetto al 2019 e quello di Genova che cresce del 6,4% rispetto al primo bimestre del 2021 e del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il rallentamento registratosi nel porto di Savona è prevalentemente dovuto al calo registrato dai prodotti forestali (-38,9% a febbraio) ed a quello del traffico rotabile (-1,8%).
Come spesso accade in un settore così eterogeneo, anche in questo mese, si registrano risultati diversificati all’interno dei singoli comparti che compongono il segmento delle merci convenzionali.
Il traffico rotabile ha registrato risultati contrastanti tra gli scali del sistema. Il porto di Genova ha chiuso il mese di febbraio con un incremento del 2,5% in metri lineari rispetto allo stesso mese del 2021 e del 1,3% rispetto al 2019. A livello progressivo, l’incremento rispetto i primi due mesi del 2021 si attesta al 3,1% ed al 2,5% rispetto al 2019.
Per quanto concerne i risultati registratisi negli scali di Savona e Vado Ligure, l’andamento bimestrale si attesta a -9,4% nel confronto con i primi due mesi del 2021 ed a -3,1% rispetto al 2019.
A livello di Sistema portuale, il traffico rotabile si è attestato a circa 1,06 milioni di metri lineari, in leggera contrazione rispetto ai primi due mesi del 2021 (-1,1%) ma in ripresa rispetto al 2019 (+0,7%).
L’andamento dei traffici specializzati mostra risultati differenti tra i vari terminal del sistema.
Ad esempio, i prodotti metallici e siderurgici movimentati nel porto di Genova, hanno confermato le buone performance registrate nell’ultimo quarto del 2021, chiudendo il mese di febbraio a circa 28.000 tonnellate, un aumento dell’99,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. A livello di risultato progressivo, il primo bimestre del 2022 registra una crescita del 91% rispetto al 2021, tornando sui livelli del 2019 (-0,1%) e confermando la ripresa dei settori industriali di riferimento di questi traffici. Sempre relativamente alle performance dello scalo di Genova, i prodotti forestali hanno mostrato un rallentamento nel corso del mese di febbraio (-8,2% rispetto al 2021 e -5,4% rispetto al 2019) ma, considerando il risultato del bimestre, i volumi rimangono in crescita (+3,7% rispetto al 2021 e +47,6% rispetto al 2019) raggiungendo quasi le 22.000 tonnellate movimentate.
Per quanto riguarda gli scali di Savona e Vado Ligure, a gennaio si registra un rallentamento del settore degli specializzati (-11,7%), soprattutto a causa della performance dei prodotti forestali già citata in precedenza. Le altre componenti del segmento hanno invece contribuito positivamente, seppure con risultati diversi, raggiungendo quasi 55 mila tonnellate nel corso del mese di febbraio. Il comparto degli acciai ha mostrato una sostanziale stabilità (+0,2%) mentre la movimentazione di frutta non containerizzata ha raggiunto un aumento del 5,6%.
Il risultato progressivo di queste merceologie vede, invece, un risultato positivo (+16,6% rispetto al primo bimestre 2021 e -2,8% rispetto al 2019) in tutte le componenti del segmento specializzato: la frutta non containerizzata aumenta del 14,2% rispetto al 2021 (+6,2% rispetto al 2019), gli acciai registrano un incremento del 27,7% rispetto al 2021 e i forestali chiudono con una crescita del 12,2% rispetto ai primi due mesi del 2021 (-42,4% rispetto al 2019).
Le forti oscillazioni registrate mensilmente per queste merceologie sono in parte imputabili a caratteristiche intrinseche dei mercati di riferimento. In particolare, questi traffici sono caratterizzati da volumi complessivi contenuti, un numero ridotto di toccate nave e lotti di carico molto concentrati. In questo scenario è facile intuire come l’arrivo di una nave a cavallo di uno o dell’altro mese possa generare pesanti oscillazioni nel risultato confrontato mensilmente. Inoltre, la limitata disponibilità del magazzino, occorsa fino a tutto il 2019, per il deposito dei prodotti forestali nel terminal genovese di riferimento ha portato a deviazioni di traffico sul porto di Savona che rendono poco comparabile la serie storica di questa merceologia nei due scali.
Rinfuse liquide
A partire dai primi mesi in cui la pandemia da covid ha iniziato a mostrare i suoi effetti anche sui porti del sistema, gli olii minerali hanno iniziato a registrare risultati negativi. Seppure nel 2021 si sia registrato un rimbalzo rispetto ai risultati del 2020, i volumi complessivi hanno sempre avuto risultati inferiori a quanto fatto nel 2019. Allo stesso modo, anche gennaio ha confermato lo stesso trend, mentre il mese di febbraio indica una prima inversione di tendenza chiudendo il bimestre a circa 3,2 milioni di tonnellate movimentate, mentre nel mese fa registrare un aumento del 61,3% rispetto al 2021 e +7,0% rispetto a febbraio 2019.
Nella stessa direzione anche le rinfuse liquide alimentari (olii vegetali e vino) che, a partire dal 2019, hanno registrato una costante crescita che hanno chiuso il 2021 con un incremento del 21,4% rispetto al 2019 e si confermano anche nel primo bimestre del 2022 (+48,1% rispetto allo stesso periodo del 2021 e +77,4% rispetto al 2019).
Le uniche rinfuse liquide a registrare un risultato negativo sono i prodotti chimici che chiudono il mese di febbraio con un calo del 2,1% a circa 39 mila tonnellate.
Il risultato del bimestre, invece, mostra un incremento del 20,5% rispetto allo stesso periodo del 2021, ma ancora in calo rispetto al periodo pre-pandemia (-1,6% rispetto al 2019).
I risultati del sistema, pur mostrando entrambi andamenti positivi, mostrano alcune differenze tra gli scali di Genova e Savona-Vado Ligure.
In particolare, gli olii minerali movimentati nel bacino di Genova mostrano un incremento nel mese di febbraio del 56,3% rispetto al 2021, mentre il risultato dello scalo di Vado Ligure mostra una crescita più sostenuta (+73,7%) che porta il risultato del mese a quasi 500 mila tonnellate.
Il risultato progressivo del bimestre vede una crescita del 13,6% rispetto al 2021 per lo scalo di Genova (-15,7% sul 2019) e del 34,5% per quello di Savona-Vado Ligure (+21,8% rispetto al 2019.
In chiave prospettica la situazione geopolitica nel Mar Nero, così come il parziale danneggiamento al terminal petrolifero di Novorossiysk reso noto il 22 marzo, potrebbero ridurre i volumi di traffico proveniente da quest’area che, per il 2021, ammontavano a circa il 4% degli olii minerali importati.
Rinfuse solide
Il settore delle rinfuse solide, dopo un profondo calo registrato nel corso del 2020, ha mantenuto una buona crescita nel corso dell’intero 2021 chiudendo l’anno con un incremento complessivo del 16,5% rispetto al 2020 e sui livelli del 2019 (escludendo il materiale di risulta utilizzato per la costruzione della piattaforma contenitori di Vado Ligure).
Anche il mese di gennaio ha confermato questa tendenza con una crescita del 29,7% rispetto allo stesso mese del 2021, mentre nel corso di febbraio si è registrano un rallentamento dell’11,6% che, comunque, mantiene sempre in crescita il risultato del primo bimestre (+11,8% rispetto al 2021 e, sempre escludendo il materiale di risulta, -2,0% rispetto al 2019).
Questo trend è prevalentemente imputabile alla riapertura delle attività produttive che, già a partire da ottobre 2020 aveva iniziato a mostrare i primi segnali di miglioramento.
A livello di scalo, l’ambito genovese registra un calo del 12,2% rispetto allo stesso mese del 2021, e quello savonese risulta in linea con un rallentamento dell’11,2%. A livello progressivo il risultato del porto di Genova si attesta ad un -0,9% rispetto al primo bimestre del 2021 ma in crescita del 22,2% rispetto al 2019, mentre lo scalo di Savona mostra una performance decisamente migliore rispetto al 2021 (+18,7%) ma ancora in ritardo rispetto al 2019 (-42,3%).
Funzione industriale
Le vicende che hanno coinvolto l’Ucraina, 13° produttore mondiale di acciaio e 5° maggior esportatore, hanno avuto ripercussioni anche sul traffico industriale dei Ports of Genoa, che, nel mese di febbraio, ha registrato un’inversione di tendenza, segnando un -18,9% rispetto ai valori dello stesso mese del 2021.
I prodotti siderurgici movimentati sulle banchine del sistema portuale nel periodo considerato ammontano a poco più di 130 mila tonnellate.
Confrontando l’andamento del comparto con gli stessi mesi, pre-pandemici, del 2019 e del 2020 emerge come la funzione industriale sia in contrazione del 28,6% rispetto al primo, ma in aumento del 19,9% rispetto al secondo.
Traffico passeggeri
Negli scali del Sistema, nel mese di febbraio, sono stati movimentati 13.591 passeggeri da funzione crocieristica. Un risultato incoraggiante rispetto a quanto segnato nel mese di febbraio dello scorso anno (+103,1%), periodo in cui il mercato crocieristico era pressoché fermo a causa delle restrizioni per contrastare la pandemia, tuttavia ancora lontano dai 52.989 passeggeri registrati a gennaio 2019 e dai 78.329 del 2020 (rispettivamente -74,4% e -82,6%).
Nello specifico, nello scalo di Genova sono stati movimentati 11.028 passeggeri di cui 4.196 homeport e 6.832 in transito; nello scalo di Savona i crocieristi sono stati 2.563 (1.320 in imbarco/sbarco e 1.243 in transito).
Anche il traffico passeggeri da funzione traghetto, favorito dal confronto con il periodo dello scorso anno in cui vigevano restrizioni alla mobilità dei passeggeri, ha registrato un incremento (+36,5%) chiudendo il mese con 28.972 passeggeri trasportati, tuttavia in calo del 23,8% rispetto al 2019 e del 36,2% rispetto a febbraio 2020.
Complessivamente, il settore passeggeri chiude con un volume di 42.563 passeggeri trasportati (+52,4% rispetto a febbraio 2021, -65,6% vs 2020, -53,2% vs 2019).
In termini di risultato progressivo il primo bimestre segna un volume complessivo di 107.071 passeggeri, pari al +62,3% rispetto allo stesso periodo del 2021, (-59,7% vs 2020, -50,1% vs 2019).
Nota statistica su conversione in tonnellate della categoria rotabili.
Nell’ambito delle attività di armonizzazione del processo di rilevazione dei dati statistici negli scali del sistema è stato recentemente sviluppato un approfondimento relativo alla categoria dei rotabili (ro-ro merce).
In particolare, è stata condotta un’analisi empirica (presso imprese terminaliste e compagnie di navigazione) finalizzata a verificare l’attualità dei coefficienti di conversione per la trasformazione dei metri lineari (puntualmente rilevati e trasmessi ad AdSP dai terminal portuali) in tonnellate nei due scali di Genova e in quello di Savona-Vado.
La verifica ha individuato nella misura di 1 mt lineare = 1,89 tons il sopracitato coefficiente che a partire dal 1/1/2022 troverà applicazione nelle tabelle di traffico del sistema.
Sarà cura di AdSP introdurre gli opportuni correttivi nei dati storici pubblicati al fine di rendere confrontabili i dati espressi in tonnellate.
PER APPROFONDIRE