Cresce la domanda di trasporto via ferrovia a conferma del ruolo dei porti di Genova e Savona come hub di riferimento per i retroporti del Nord Italia. Modalità ferroviaria preferita anche dagli importatori per minimizzare gli extra-costi generati dalla permanenza dei contenitori in porto.
In continuità con la tendenza emersa negli ultimi due anni, negli scali del sistema del Mar Ligure Occidentale il numero di container trasportati via ferrovia nel secondo trimestre del 2022 si è attestato a 115.208 TEU con una crescita del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando già si era registrato il record dell’ultimo decennio (105.702 TEU). Questa spinta a vantaggio della modalità ferroviaria risulta ancora più evidente ampliando l’analisi all’intero semestre dell’anno, nel corso del quale sono stati movimentati 215.650 TEU (+10,3% rispetto al primo semestre 2021).
L’ottimo andamento del traffico ferroviario, soprattutto nel corso dei mesi di maggio e giugno, nel corso dei quali sono stati movimentati in media circa 1.000 treni al mese, ha contribuito al consolidamento del rail ratio che è passato dal 16% del secondo trimestre del 2021 al 17,4% del 2022 raggiungendo il 18,3% dei container in imbarco ed il 16,4% di quelli in importazione. Quest’ultimo dato conferma la maggiore propensione rispetto al passato da parte degli importatori ad utilizzare la modalità ferroviaria anche per minimizzare gli extra-costi dovuti alla permanenza dei contenitori ai terminal portuali a causa di criticità nella filiera logistica principalmente concentrate sul ciclo nave.
Più in generale, i Ports of Genoa confermano un generale percorso di crescita dei traffici che si è concretizzato nel secondo trimestre del 2022 in un totale di volumi movimentati pari 17.653.891 tonnellate, in crescita sia rispetto al 2021 (+5,8%) che ai livelli precedenti la pandemia (+0,2% rispetto al 2019).
Tutte le modalità di traffico merci hanno sostanzialmente recuperato i livelli precedenti all’irruzione del Covid-19. Rispetto al 2019, la merce containerizzata è aumentata del 5,4% (+2,9% rispetto al secondo trimestre del 2021), la merce convenzionale si è attestata in linea con il 2019 (+0,9%), ma in crescita rispetto al 2021 (+3,9%), le rinfuse solide risultano in crescita rispetto al 2021 (+14,0%) e, anche rispetto al 2019 (+3,5%); infine, anche le rinfuse liquide tornano ai livelli di tre anni fa (oli minerali: +3,7% vs. 2019; altre rinfuse liquide: +14,2% vs. 2019).
Il numero di passeggeri in sbarco, imbarco o transito nei porti del sistema si è attestato a 877.709 unità nel trimestre, in crescita del 167,8% rispetto allo stesso periodo del 2021.
I traghetti traguardano un sostanziale ritorno alla normalità, superando il numero di passeggeri trasportati nello stesso periodo anche negli anni precedenti allo scoppio della pandemia (542.242 unità, +0,8% rispetto al 2019). Per quanto riguarda le crociere, la riduzione delle restrizioni imposte dalla contingenza Covid e la stagione turistica hanno favorito una crescita sostanziosa dei volumi di passeggeri (+446,2% rispetto al secondo trimestre 2021). Nel corso del trimestre appena trascorso si sono registrati 335.467 passeggeri, equamente distribuiti fra homeport (164.585) e transiti (170.882). Un ulteriore elemento positivo è rappresentato dalle 127 toccate (90 a Genova e 37 a Savona).
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