Il presidente Signorini è intervenuto ai seminari “Smarter Talks on Smarter Ports” e "The Mediterranean Sea: where Asia, Africa and Europe meet along the Maritime Silk Road”.
Si è chiusa oggi a Shanghai l’edizione numero 8 della fiera Transport Logistic China. La missione dei Ports of Genoa era guidata dal Presidente Signorini che, nell’ambito degli incontri istituzionali programmati durante la trasferta, ha partecipato al forum "Smarter Talks on Smarter Ports" e alla conference "The Mediterranean Sea: where Asia, Africa and Europe meet along the Maritime Silk Road”.
Il primo intervento era dedicato alla possibilità di introdurre innovazione per migliorare le prestazioni dei porti, di fronte alle esigenze, spesso contrapposte, dell'efficienza del commercio e della salvaguardia dell'ambiente. Signorini ha discusso dell'impatto di nuove tecnologie, digitalizzazione e blockchain insieme a Lars Anke (capo della rappresentanza del Porto di Amburgo in Cina) e Borislav Abdishev (direttore dello sviluppo della società cinese T-System), sottolineando come sia necessario dar vita a iniziative pilota per testare le nuove opportunità, coinvolgendo tutti gli stakeholder dei porti lungo la supply chain, anche grazie a politiche incentivanti, come la creazione di un sistema di certificazione dei servizi o soluzioni tariffarie premianti.
Intervento dedicato, invece, alla centralità del Mediterraneo rispetto alle iniziative di sviluppo della Cina, quello inserito nel panel “The Mediterranean Sea: where Asia, Africa and Europe meet along the Maritime Silk Road”. L’evento organizzato dall’associazione Intermed, che riunisce i porti di Genova, Marsiglia e Barcellona, è stata l’occasione per presentare alla platea della fiera Transport Logistic China di Shanghai le potenzialità dei porti del Mediterraneo settentrionale quale terminale europeo della nuova Silk Road. Il Presidente dell'AdSP Signorini, che oggi è al vertice di Intermed, ha aperto i lavori illustrando anche i dati relativi al sistema portuale del Mar Ligure Occidentale. Attraverso il porto di Genova transita oggi il 30% degli scambi commerciali fra Italia e Cina, per oltre 25 milioni di tonnellate di merce ogni anno, un volume destinato a crescere ulteriormente grazie alla rete di servizi marittimi che collega Genova al Far East e ai Paesi del Mediterraneo. Con il prossimo completamento delle infrastrutture del corridoio Reno-Alpi, Genova potrà estendere il suo ruolo di gateway mediterraneo per le aree produttive ed i mercati del Sud Europa.
Al tavolo con Signorini erano presenti Santiago Garcia Milà, presidente di IAPH, che ha illustrato la centralità della Cina negli odierni scenari dell’economia e dello shipping mondiale; il professor Hercules Haralambides, docente alle Università marittime di Dalian e Shanghai, che ha proseguito analizzando gli scenari della Belt and Road Initiative; Elena Xu, Chief Operation Officer di Porcelanosa, che ha portato il punto di vista del mercato, che già integra la Silk Road nelle proprie politiche di distribuzione; Yin Fei, direttore della Shanghai Development and Reform Commission; Philippe Guillaumet del porto di Marsiglia che ha completato il quadro dell’offerta portuale del Mediterraneo Settentrionale; Mr Lin Yu, di Shanghai International Port Group, che ha sottolineato come la cooperazione sia un elemento chiave anche per il porto di Shanghai ed infine Liu-Yubo della Academy of Social Sciences di Shanghai.