Cambio della guardia alla Capitaneria di Porto di Savona: Giulio Piroddi lascia il comando a Matteo Lo Presti.
Si è svolta questa mattina al Palacrociere di Savona, alla presenza delle maggiori autorità cittadine e del Direttore Marittimo della Liguria Ammiraglio Piero Pellizzari, la cerimonia di passaggio di consegna tra il Capitano di Vascello Giulio Piroddi e il nuovo Comandante della Capitaneria di Porto di Savona, Capitano di Vascello Matteo Lo Presti.
Nel suo saluto di commiato, Piroddi ha tracciato un bilancio dell’attività portata avanti in questi anni, ricordando i principali risultati raggiunti e ringraziando per l’importante collaborazione anche il Commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Piacenza.
In partenza per Roma dove avrà un incarico presso il comando generale del corpo delle Capitanerie di Porto in qualità di capo ufficio affari internazionali, Piroddi ha evidenziato la forte ripresa del traffico marittimo a seguito del periodo pandemico nel quale il settore ha avuto un rallentamento. Nel 2022 e nel 2023 i porti di Savona e Vado Ligure hanno reagito e raggiunto performance da record, posizionando gli scali all’undicesimo posto nazionale per volume di merci scambiate e, come ha ancora sottolineato Piroddi, il ruolo della Capitaneria di Porto è stato centrale assieme agli altri interlocutori istituzionali contribuendo ai risultati positivi. Nel suo discorso non è mancato l’apprezzamento per la coesione tra soggetti pubblici e privati che hanno consentito di realizzare obiettivi di crescita e che avranno effetti benefici non solo per il territorio ma per l’intero Paese.
Il nuovo Comandante del porto di Savona Matteo Lo Presti nel suo primo saluto al cluster portuale savonese ha ricordato come gli scali di Savona e Vado Ligure siano completi nelle loro attività movimentando tutte le tipologie di merci e rappresentino un punto di riferimento per il settore crociere e passeggeri. Lo Presti ha proseguito evidenziando come la realtà locale sia caratterizzata da una forte comunione di intenti tra enti e imprenditori nel rispetto delle singole competenze, condizione fondamentale per raggiungere gli obiettivi futuri.