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27 Gennaio 2020
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Oggi a Palazzo San Giorgio il workshop “Porti liguri oggi e domani tra infrastrutture passate e future”, organizzato da Ship2Shore con in patrocinio dei Ports of Genoa, ha fatto il punto sullo stato del nostro sistema portuale.

Un momento di approfondimento che ha visto la partecipazione di un nutrito panel di operatori e professionisti del settore dello shipping, logistica e trasporti. Marco Sanguineri, Segretario Generale Ports of Genoa, nel suo intervento di apertura ha sottolineato come la comunità del sistema portuale di Genova e Savona abbia dimostrato la capacità di reggere anche situazioni gravi come il crollo del ponte Morandi e i gravi danni alle infrastrutture causati dal maltempo, grazie a interventi tempestivi per ripristinare l’operatività dei porti e trattenere così i traffici, essenziali per il mantenimento della leadership dei Ports of Genoa in Italia e nel Mediterraneo.

Con questa premessa, ha proseguito presentando in sintesi i principali interventi del Programma straordinario Decreto Genova - oggetto della gara recentemente approvata dall’AdSP con la quale sono stati affidati circa 135 milioni di euro – che definiranno un nuovo sistema viabilistico per il porto di Genova ulteriormente rafforzato dallo sviluppo dei collegamenti di ultimo miglio ferroviari grazie alla collaborazione con RFI.

Sanguineri ha inoltre evidenziato come in parallelo siano proseguiti a tempo di record i lavori per chiudere due grandi interventi: la nuova banchina del terminal crociere di Savona dove ore può accostare la nuova nave di Costa e il nuovo terminal container Vado Gateway, il primo in Italia a essere semi-automatizzato. Questi Interventi, così come altri in via di attuazione, sono stati possibili anche grazie a investimenti privati, segno dell’interesse dei player nazionali e internazionali per i Ports of Genoa.

In conclusione Sanguineri ha affrontato il tema della nuova legge finanziaria. I tagli drastici imposti anche all’AdSP, nonostante abbia virtuosamente chiuso il bilancio in perfetto equilibri, se dovessero esser applicati alla lettera porterebbero inevitabilmente a un freno dello sviluppo del porto proprio in un periodo nel quale deve affrontare sfide globali con competitor internazionali sempre più grandi, concentrati e tecnologicamente avanzati.

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