Prende avvio, con la realizzazione degli scanni di imbasamento dei cassoni, la prima fase di cantiere per portare a compimento la nuova diga di Vado Ligure (P.742).
A seguito della validazione della bonifica bellica effettuata il 21 dicembre dal Comando Logistico della Marina Militare di Napoli e ottenuto il nulla osta dell'Agenzia delle dogane per le modifiche alle perimetrazioni doganali portuali necessarie ad allestire le aree di cantiere, il 23 dicembre sono partiti i lavori finalizzata alla realizzazione degli scanni di imbasamento della nuova diga di Vado Ligure. Guarda il video >
Per l'esecuzione di questa lavorazione è previsto il versamento in mare di circa 1.750.000 tonnellate di tout venant, materiale lapideo proveniente, al momento, da cave liguri in provincia di Savona e cave in Toscana con approvvigionamento via mare per non impattare sul traffico cittadino, cui si aggiungeranno, al completamento delle operazioni di prequalifica tecnica, anche i materiali provenienti dalle cave della Sardegna.
In ottemperanza alle prescrizioni della Valutazione di Impatto Ambientale e di concerto con Regione Liguria, è stato definito un piano di monitoraggio delle attività di cantiere per il controllo delle matrici ambientali sensibili durante l'esecuzione dei lavori e per la verifica degli effetti sul territorio a confronto con quanto previsto in sede di progettazione. Il piano, infatti, prevede misurazioni giornaliere della torbidità delle acque, verifiche periodiche sull'evoluzione della linea di costa tra Vado Ligure e Savona, e sui coralligeni del Parco di Bergeggi.
Le attività, iniziate con i primi approvvigionamenti di materiale di cava, andranno a regime a partire da gennaio con l'inizio dei versamenti in mare con i mezzi marittimi.