Nuova diga Genova, conclusa ispezione biocenosi, Nell'ambito della valutazione degli impatti ambientali della realizzazione della Nuova Diga Foranea del Porto di Genova, si è svolta la campagna di ispezione video subacquea per escludere la presenza di biocenosi di pregio. Il monitoraggio, effettuato dal 28 gennaio al 10 febbraio 2022 attraverso sistema ROV, ha riguardato un'area di circa 70 ettari potenzialmente interessata dai lavori.
Rispetto agli altri strumenti di ispezione subacquea, il sistema ROV è completamente pilotabile da remoto e attraverso il monitor è possibile controllare e registrare in tempo reale immagini, profondità e rotta. Inoltre, è in grado di acquisire video e foto ad alta risoluzione dell'ambiente sottomarino anche in condizioni di scarsa luminosità, mentre l'impiego di laser e aste metrate consentono di quantificare la dimensione degli organismi o delle morfologie visionate. Dall'ispezione condotta risulta che il fondale presenta in prevalenza un substrato tipico di un ambiente ad alto tasso di sedimentazione, detritico infangato.
La variabilità granulometrica appena descritta si riflette nella biologia delle specie animali e vegetali che popolano quest'area: sottoposti a un continuo rimaneggiamento del fondale, causato dalle forti correnti e mareggiate, non evolvono in un ambiente ben strutturato.
In conclusione, l'esito dell'indagine riporta che all'interno dell'area indagata non sono state riscontate associazioni, animali e vegetali di pregio che possono compromettere la realizzazione dell'opera futura.Clcca per ascoltare il contenuto della paginaNuova diga Genova, conclusa ispezione biocenosi, Nellambito della valutazione degli impatti ambientali della realizzazione della Nuova Diga Foranea del Porto di Genova, si è svolta la campagna di ispezione video subacquea per escludere la presenza di biocenosi di pregio. Il monitoraggio, effettuato dal 28 gennaio al 10 febbraio 2022 attraverso sistema ROV, ha riguardato unarea di circa 70 ettari potenzialmente interessata dai lavori.
Rispetto agli altri strumenti di ispezione subacquea, il sistema ROV è completamente pilotabile da remoto e attraverso il monitor è possibile controllare e registrare in tempo reale immagini, profondità e rotta. Inoltre, è in grado di acquisire video e foto ad alta risoluzione dellambiente sottomarino anche in condizioni di scarsa luminosità, mentre limpiego di laser e aste metrate consentono di quantificare la dimensione degli organismi o delle morfologie visionate. Dallispezione condotta risulta che il fondale presenta in prevalenza un substrato tipico di un ambiente ad alto tasso di sedimentazione, detritico infangato.
La variabilità granulometrica appena descritta si riflette nella biologia delle specie animali e vegetali che popolano questarea: sottoposti a un continuo rimaneggiamento del fondale, causato dalle forti correnti e mareggiate, non evolvono in un ambiente ben strutturato.
In conclusione, lesito dellindagine riporta che allinterno dellarea indagata non sono state riscontate associazioni, animali e vegetali di pregio che possono compromettere la realizzazione dellopera futura.Powered By GSpeech
Nuova diga Genova, conclusa ispezione biocenosi
Nell'ambito della valutazione degli impatti ambientali della realizzazione della Nuova Diga Foranea del Porto di Genova, si è svolta la campagna di ispezione video subacquea per escludere la presenza di biocenosi di pregio. Il monitoraggio, effettuato dal 28 gennaio al 10 febbraio 2022 attraverso sistema ROV, ha riguardato un'area di circa 70 ettari potenzialmente interessata dai lavori.
Rispetto agli altri strumenti di ispezione subacquea, il sistema ROV è completamente pilotabile da remoto e attraverso il monitor è possibile controllare e registrare in tempo reale immagini, profondità e rotta. Inoltre, è in grado di acquisire video e foto ad alta risoluzione dell'ambiente sottomarino anche in condizioni di scarsa luminosità, mentre l'impiego di laser e aste metrate consentono di quantificare la dimensione degli organismi o delle morfologie visionate. Dall'ispezione condotta risulta che il fondale presenta in prevalenza un substrato tipico di un ambiente ad alto tasso di sedimentazione, detritico infangato.
La variabilità granulometrica appena descritta si riflette nella biologia delle specie animali e vegetali che popolano quest'area: sottoposti a un continuo rimaneggiamento del fondale, causato dalle forti correnti e mareggiate, non evolvono in un ambiente ben strutturato.
In conclusione, l'esito dell'indagine riporta che all'interno dell'area indagata non sono state riscontate associazioni, animali e vegetali di pregio che possono compromettere la realizzazione dell'opera futura.