1 minuto e 42 secondi di lettura
Nuova diga di Genova. Verso l’aggiudicazione, La Commissione tecnica presso il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) nel mese di marzo ha definito il parere di Valutazione Impatto Ambientale (VIA) per la Nuova Diga foranea del Porto di Genova; all’adozione della VIA, con decreto interministeriale MiTE – Ministero della Cultura, seguirà la conclusione della Conferenza dei Servizi entro il 30 aprile 2022. Si tratta di un passo decisivo per l’aggiudicazione e il conseguente avvio dell’opera: la VIA con le prescrizioni consentirà di approvare un progetto migliore e sostenibile, in linea col Piano nazionale di ripresa e resilienza. Terminata la Conferenza dei Servizi si andrà all'approvazione finale del Comitato speciale in seno al Consiglio superiore dei Lavori pubblici con l’obiettivo, concordato con il ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili (MIMS) di aggiudicare l'appalto integrato nel mese di giugno, come previsto dal Pnrr. Guarda l’intervista a Marco Vaccari, responsabile del procedimento (AdSP), per approfondire le ragioni dell’opera e i prossimi passi verso la sua realizzazione. La Nuova Diga Foranea è stata progettata per consentire al porto di Genova di accogliere le navi di ultima generazione, garantire una migliore protezione dei bacini interni dalle mareggiate e dei cambiamenti climatici e offrire una più razionale separazione del traffico commerciale da quello passeggeri. La realizzazione si articola in 2 fasi: la fase A, relativa alla zona di Levante, prevede la demolizione di un tratto dell'attuale opera foranea e la realizzazione di un nuovo segmento di 4200 metri; le lavorazioni della fase B riguarderanno, invece, il tratto di Ponente e permetteranno di completare il progetto con la costruzione di nuovi 2,2 km che assicurando una distanza dalle banchine esistenti di 400 metri. Il progetto, in linea con l’obiettivo di un porto sostenibile, prevede il recupero del materiale demolito per la costruzione delle nuove porzioni di diga. La nuova infrastruttura a difesa del porto di Genova garantirà una imboccatura di 310 metri di larghezza e un canale di accesso di 2800 metri che consentirà di migliorare le manovra delle nevi grazie a un cerchio di evoluzione di circa 800 metri. > Decreto di Valutazione di Impatto Ambientale   Clcca per ascoltare il contenuto della pagina Nuova diga di Genova. Verso l’aggiudicazione, La Commissione tecnica presso il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) nel mese di marzo ha definito il parere di Valutazione Impatto Ambientale (VIA) per la Nuova Diga foranea del Porto di Genova; all’adozione della VIA, con decreto interministeriale MiTE – Ministero della Cultura, seguirà la conclusione della Conferenza dei Servizi entro il 30 aprile 2022. Si tratta di un passo decisivo per l’aggiudicazione e il conseguente avvio dell’opera: la VIA con le prescrizioni consentirà di approvare un progetto migliore e sostenibile, in linea col Piano nazionale di ripresa e resilienza. Terminata la Conferenza dei Servizi si andrà allapprovazione finale del Comitato speciale in seno al Consiglio superiore dei Lavori pubblici con l’obiettivo, concordato con il ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili (MIMS) di aggiudicare lappalto integrato nel mese di giugno, come previsto dal Pnrr. Guarda l’intervista a Marco Vaccari, responsabile del procedimento (AdSP), per approfondire le ragioni dell’opera e i prossimi passi verso la sua realizzazione. La Nuova Diga Foranea è stata progettata per consentire al porto di Genova di accogliere le navi di ultima generazione, garantire una migliore protezione dei bacini interni dalle mareggiate e dei cambiamenti climatici e offrire una più razionale separazione del traffico commerciale da quello passeggeri. La realizzazione si articola in 2 fasi: la fase A, relativa alla zona di Levante, prevede la demolizione di un tratto dellattuale opera foranea e la realizzazione di un nuovo segmento di 4200 metri; le lavorazioni della fase B riguarderanno, invece, il tratto di Ponente e permetteranno di completare il progetto con la costruzione di nuovi 2,2 km che assicurando una distanza dalle banchine esistenti di 400 metri. Il progetto, in linea con l’obiettivo di un porto sostenibile, prevede il recupero del materiale demolito per la costruzione delle nuove porzioni di diga. La nuova infrastruttura a difesa del porto di Genova garantirà una imboccatura di 310 metri di larghezza e un canale di accesso di 2800 metri che consentirà di migliorare le manovra delle nevi grazie a un cerchio di evoluzione di circa 800 metri. > Decreto di Valutazione di Impatto Ambientale Powered By GSpeech

Nuova diga di Genova. Verso l’aggiudicazione

La Commissione tecnica presso il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) nel mese di marzo ha definito il parere di Valutazione Impatto Ambientale (VIA) per la Nuova Diga foranea del Porto di Genova; all’adozione della VIA, con decreto interministeriale MiTE – Ministero della Cultura, seguirà la conclusione della Conferenza dei Servizi entro il 30 aprile 2022.

Si tratta di un passo decisivo per l’aggiudicazione e il conseguente avvio dell’opera: la VIA con le prescrizioni consentirà di approvare un progetto migliore e sostenibile, in linea col Piano nazionale di ripresa e resilienza. Terminata la Conferenza dei Servizi si andrà all'approvazione finale del Comitato speciale in seno al Consiglio superiore dei Lavori pubblici con l’obiettivo, concordato con il ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili (MIMS) di aggiudicare l'appalto integrato nel mese di giugno, come previsto dal Pnrr.

Guarda l’intervista a Marco Vaccari, responsabile del procedimento (AdSP), per approfondire le ragioni dell’opera e i prossimi passi verso la sua realizzazione.

La Nuova Diga Foranea è stata progettata per consentire al porto di Genova di accogliere le navi di ultima generazione, garantire una migliore protezione dei bacini interni dalle mareggiate e dei cambiamenti climatici e offrire una più razionale separazione del traffico commerciale da quello passeggeri. La realizzazione si articola in 2 fasi: la fase A, relativa alla zona di Levante, prevede la demolizione di un tratto dell'attuale opera foranea e la realizzazione di un nuovo segmento di 4200 metri; le lavorazioni della fase B riguarderanno, invece, il tratto di Ponente e permetteranno di completare il progetto con la costruzione di nuovi 2,2 km che assicurando una distanza dalle banchine esistenti di 400 metri.

Il progetto, in linea con l’obiettivo di un porto sostenibile, prevede il recupero del materiale demolito per la costruzione delle nuove porzioni di diga.

La nuova infrastruttura a difesa del porto di Genova garantirà una imboccatura di 310 metri di larghezza e un canale di accesso di 2800 metri che consentirà di migliorare le manovra delle nevi grazie a un cerchio di evoluzione di circa 800 metri.

> Decreto di Valutazione di Impatto Ambientale

Tag:
Condividi su Facebook Condividi su X Condividi su Linkedin
Articoli correlati: