Vado Ligure, apre il nuovo impianto di Pacorini Silocaf, Inaugurato oggi 30 settembre nell’aerea retroportuale di Vado Ligure, il nuovo impianto per la movimentazione, stoccaggio e lavorazione del caffè di Pacorini Silocaf, azienda del Gruppo Pacorini leader mondiale nel mercato della logistica e della lavorazione del caffè verde.
L’impianto è il più grande al mondo per dimensioni, tipologia di lavorazione, capacità di stoccaggio e tecnologia, dedicato al caffè verde e rappresenta un ottimo esempio di sostenibilità. Il silos, infatti, è in grado di garantire una notevole riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 in atmosfera ed è inoltre il risultato del recupero di una struttura già esistente ma dismessa dal 2012.
“L’operazione realizzata dal Gruppo Pacorini si inserisce e rafforza la strategia di sviluppo avviata da AdSP, Comune e Regione per le aree portuali e retroportuali di Vado Ligure” ha dichiarato il Presidente dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini “con sinergie importanti tra le attività terminalistiche, logistiche e intermodali, in sostituzione di quelle chimiche, energetiche e industriali. Nel corso del 2023 completeremo il percorso del nuovo Piano regolatore del sistema portuale, rafforzando ulteriormente la valorizzazione degli scali di Vado e Savona e delle aree retroportuali, compresa la Val Bormida, sia in termini di attrazione di nuove attività produttive sia di potenziamento dell’accessibilità e intermodalità ferroviaria, funiviaria e stradale”
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L’impianto è il più grande al mondo per dimensioni, tipologia di lavorazione, capacità di stoccaggio e tecnologia, dedicato al caffè verde e rappresenta un ottimo esempio di sostenibilità. Il silos, infatti, è in grado di garantire una notevole riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 in atmosfera ed è inoltre il risultato del recupero di una struttura già esistente ma dismessa dal 2012.
“L’operazione realizzata dal Gruppo Pacorini si inserisce e rafforza la strategia di sviluppo avviata da AdSP, Comune e Regione per le aree portuali e retroportuali di Vado Ligure” ha dichiarato il Presidente dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini “con sinergie importanti tra le attività terminalistiche, logistiche e intermodali, in sostituzione di quelle chimiche, energetiche e industriali. Nel corso del 2023 completeremo il percorso del nuovo Piano regolatore del sistema portuale, rafforzando ulteriormente la valorizzazione degli scali di Vado e Savona e delle aree retroportuali, compresa la Val Bormida, sia in termini di attrazione di nuove attività produttive sia di potenziamento dell’accessibilità e intermodalità ferroviaria, funiviaria e stradale”
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Vado Ligure, apre il nuovo impianto di Pacorini Silocaf
Inaugurato oggi 30 settembre nell’aerea retroportuale di Vado Ligure, il nuovo impianto per la movimentazione, stoccaggio e lavorazione del caffè di Pacorini Silocaf, azienda del Gruppo Pacorini leader mondiale nel mercato della logistica e della lavorazione del caffè verde.
L’impianto è il più grande al mondo per dimensioni, tipologia di lavorazione, capacità di stoccaggio e tecnologia, dedicato al caffè verde e rappresenta un ottimo esempio di sostenibilità. Il silos, infatti, è in grado di garantire una notevole riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 in atmosfera ed è inoltre il risultato del recupero di una struttura già esistente ma dismessa dal 2012.
“L’operazione realizzata dal Gruppo Pacorini si inserisce e rafforza la strategia di sviluppo avviata da AdSP, Comune e Regione per le aree portuali e retroportuali di Vado Ligure” ha dichiarato il Presidente dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini “con sinergie importanti tra le attività terminalistiche, logistiche e intermodali, in sostituzione di quelle chimiche, energetiche e industriali. Nel corso del 2023 completeremo il percorso del nuovo Piano regolatore del sistema portuale, rafforzando ulteriormente la valorizzazione degli scali di Vado e Savona e delle aree retroportuali, compresa la Val Bormida, sia in termini di attrazione di nuove attività produttive sia di potenziamento dell’accessibilità e intermodalità ferroviaria, funiviaria e stradale”