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A Savona il confronto sul futuro del porto, Piano Regolatore Portuale, Funivie, cronoprogramma delle opere in corso e nuovi progetti, questi i principali temi trattati all’incontro organizzato da Il Secolo XIX e tenutosi nella sede dell’Unione Industriali di Savona. Il titolo del confronto, "Il futuro del sistema portuale di Savona-Vado Ligure", non è casuale. Il sistema portuale di Savona-Vado rientra tra quelli che hanno registrato performance migliori nel 2022 ed è giusto ipotizzare un ulteriore sviluppo e un ampliamento degli spazi e delle infrastrutture dedicate alla logistica. L’incontro si è aperto con l’introduzione a cura di Luca Ubaldeschi, direttore de Il Secolo XIX, che ha dato il via al confronto moderato da Simone Gallotti e a cui hanno preso parte il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, i sindaci di Savona e Vado Ligure, Marco Russo e Monica Giuliano, e Angelo Berlangieri, Presidente dell’Unione Industriali di Savona. Tra i temi principali trattati durante la mattinata la possibile costruzione, a Vado Ligure, dei cassoni che serviranno per realizzare la nuova diga di Genova, “l’esempio perfetto di collaborazione tra due porti che, con peculiarità diverse, devono sostenersi a vicenda” secondo il Sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano. Mercoledì 31 maggio sarà firmato un protocollo di intenti che porterà alla definizione dei contenuti dell'addendum all’Accordo di Programma siglato nel 2008 e aggiornato nel 2018. Secondo il Presidente Paolo Emilio Signorini questi ultimi passaggi formali consentiranno sia di accelerare i progetti in corso, sia di progettare nuove opere di cucitura tra città e porto che permetteranno di coinvolgere la comunità di Vado nella costruzione delle opere pubbliche. La conversazione si è poi spostata sul tema del ripristino dell’impianto delle funivie che consentirà di diminuire il numero di camion in transito sulla statale del Colle di Cadibona. Sui lavori di rispristino ha fatto il punto Signorini, in qualità di gestore governativo della Funivia Savona – San Giuseppe di Cairo, che ha spiegato come negli ultimi giorni sia stata completata la verifica di tutto l’impianto esistente, dai piloni ai parchi. Dalla verifica sono emerse novità positive: “al di là del ripristino derivante dagli eventi franosi, non abbiamo riscontrato necessità di interventi straordinari che non possano essere effettuati dal personale di Funivie” ha dichiarato il Presidente secondo cui l’obiettivo resta quello di tornare alla piena capacità dell’infrastruttura entro la fine del 2024. Infine l’ampliamento delle aree portuali e il potenziamento delle infrastrutture. Progetto di primaria importanza secondo il Presidente dell’Unione Industriali Angelo Berlangeri è la cosiddetta “seconda tasca” del porto di Savona, una nuova banchina che potrebbe essere dedicata al traffico ro-ro e alle rinfuse. Per il Sindaco di Savona Marco Russo la priorità riguarda la viabilità stradale di accesso al porto e di conseguenza il progetto del tunnel che dovrebbe collegare direttamente le banchine al casello autostradale di Savona. Entrambi i progetti rientrano nel Priimt, il Piano regionale integrato delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti pubblicato quest’anno dalla Regione Liguria.   Clcca per ascoltare il contenuto della pagina A Savona il confronto sul futuro del porto, Piano Regolatore Portuale, Funivie, cronoprogramma delle opere in corso e nuovi progetti, questi i principali temi trattati all’incontro organizzato da Il Secolo XIX e tenutosi nella sede dell’Unione Industriali di Savona. Il titolo del confronto, Il futuro del sistema portuale di Savona-Vado Ligure, non è casuale. Il sistema portuale di Savona-Vado rientra tra quelli che hanno registrato performance migliori nel 2022 ed è giusto ipotizzare un ulteriore sviluppo e un ampliamento degli spazi e delle infrastrutture dedicate alla logistica. L’incontro si è aperto con l’introduzione a cura di Luca Ubaldeschi, direttore de Il Secolo XIX, che ha dato il via al confronto moderato da Simone Gallotti e a cui hanno preso parte il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, i sindaci di Savona e Vado Ligure, Marco Russo e Monica Giuliano, e Angelo Berlangieri, Presidente dell’Unione Industriali di Savona. Tra i temi principali trattati durante la mattinata la possibile costruzione, a Vado Ligure, dei cassoni che serviranno per realizzare la nuova diga di Genova, “l’esempio perfetto di collaborazione tra due porti che, con peculiarità diverse, devono sostenersi a vicenda” secondo il Sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano. Mercoledì 31 maggio sarà firmato un protocollo di intenti che porterà alla definizione dei contenuti delladdendum all’Accordo di Programma siglato nel 2008 e aggiornato nel 2018. Secondo il Presidente Paolo Emilio Signorini questi ultimi passaggi formali consentiranno sia di accelerare i progetti in corso, sia di progettare nuove opere di cucitura tra città e porto che permetteranno di coinvolgere la comunità di Vado nella costruzione delle opere pubbliche. La conversazione si è poi spostata sul tema del ripristino dell’impianto delle funivie che consentirà di diminuire il numero di camion in transito sulla statale del Colle di Cadibona. Sui lavori di rispristino ha fatto il punto Signorini, in qualità di gestore governativo della Funivia Savona – San Giuseppe di Cairo, che ha spiegato come negli ultimi giorni sia stata completata la verifica di tutto l’impianto esistente, dai piloni ai parchi. Dalla verifica sono emerse novità positive: “al di là del ripristino derivante dagli eventi franosi, non abbiamo riscontrato necessità di interventi straordinari che non possano essere effettuati dal personale di Funivie” ha dichiarato il Presidente secondo cui l’obiettivo resta quello di tornare alla piena capacità dell’infrastruttura entro la fine del 2024. Infine l’ampliamento delle aree portuali e il potenziamento delle infrastrutture. Progetto di primaria importanza secondo il Presidente dell’Unione Industriali Angelo Berlangeri è la cosiddetta “seconda tasca” del porto di Savona, una nuova banchina che potrebbe essere dedicata al traffico ro-ro e alle rinfuse. Per il Sindaco di Savona Marco Russo la priorità riguarda la viabilità stradale di accesso al porto e di conseguenza il progetto del tunnel che dovrebbe collegare direttamente le banchine al casello autostradale di Savona. Entrambi i progetti rientrano nel Priimt, il Piano regionale integrato delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti pubblicato quest’anno dalla Regione Liguria. Powered By GSpeech

A Savona il confronto sul futuro del porto

A Savona il confronto sul futuro del portoPiano Regolatore Portuale, Funivie, cronoprogramma delle opere in corso e nuovi progetti, questi i principali temi trattati all’incontro organizzato da Il Secolo XIX e tenutosi nella sede dell’Unione Industriali di Savona.

Il titolo del confronto, "Il futuro del sistema portuale di Savona-Vado Ligure", non è casuale. Il sistema portuale di Savona-Vado rientra tra quelli che hanno registrato performance migliori nel 2022 ed è giusto ipotizzare un ulteriore sviluppo e un ampliamento degli spazi e delle infrastrutture dedicate alla logistica.

L’incontro si è aperto con l’introduzione a cura di Luca Ubaldeschi, direttore de Il Secolo XIX, che ha dato il via al confronto moderato da Simone Gallotti e a cui hanno preso parte il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, i sindaci di Savona e Vado Ligure, Marco Russo e Monica Giuliano, e Angelo Berlangieri, Presidente dell’Unione Industriali di Savona.

Tra i temi principali trattati durante la mattinata la possibile costruzione, a Vado Ligure, dei cassoni che serviranno per realizzare la nuova diga di Genova, “l’esempio perfetto di collaborazione tra due porti che, con peculiarità diverse, devono sostenersi a vicenda” secondo il Sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano. Mercoledì 31 maggio sarà firmato un protocollo di intenti che porterà alla definizione dei contenuti dell'addendum all’Accordo di Programma siglato nel 2008 e aggiornato nel 2018. Secondo il Presidente Paolo Emilio Signorini questi ultimi passaggi formali consentiranno sia di accelerare i progetti in corso, sia di progettare nuove opere di cucitura tra città e porto che permetteranno di coinvolgere la comunità di Vado nella costruzione delle opere pubbliche.

La conversazione si è poi spostata sul tema del ripristino dell’impianto delle funivie che consentirà di diminuire il numero di camion in transito sulla statale del Colle di Cadibona. Sui lavori di rispristino ha fatto il punto Signorini, in qualità di gestore governativo della Funivia Savona – San Giuseppe di Cairo, che ha spiegato come negli ultimi giorni sia stata completata la verifica di tutto l’impianto esistente, dai piloni ai parchi. Dalla verifica sono emerse novità positive: “al di là del ripristino derivante dagli eventi franosi, non abbiamo riscontrato necessità di interventi straordinari che non possano essere effettuati dal personale di Funivie” ha dichiarato il Presidente secondo cui l’obiettivo resta quello di tornare alla piena capacità dell’infrastruttura entro la fine del 2024.

Infine l’ampliamento delle aree portuali e il potenziamento delle infrastrutture. Progetto di primaria importanza secondo il Presidente dell’Unione Industriali Angelo Berlangeri è la cosiddetta “seconda tasca” del porto di Savona, una nuova banchina che potrebbe essere dedicata al traffico ro-ro e alle rinfuse. Per il Sindaco di Savona Marco Russo la priorità riguarda la viabilità stradale di accesso al porto e di conseguenza il progetto del tunnel che dovrebbe collegare direttamente le banchine al casello autostradale di Savona. Entrambi i progetti rientrano nel Priimt, il Piano regionale integrato delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti pubblicato quest’anno dalla Regione Liguria.

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