Negli ultimi sei anni AdSP ha ridisegnato gli spazi dedicati alla nautica nel porto di Genova rendendoli funzionali alle attività di tutto il comparto, dalla cantieristica navale altamente specializzata alla filiera integrata fatta di piccole e medie imprese.
È un settore in crescita costante, con tutte le carte in regola per competere con i primi al mondo. Lo afferma il Presidente Signorini all’incontro organizzato da Confindustria Nautica nell’ambito del 62° Salone Nautico.
Il settore della cantieristica nautica porta l’Italia sul podio: seconda nella classifica dei 10 Paesi esportatori mondiali, superata solo dai Paesi Bassi, ma al primo posto per saldo commerciale. Non stupisce se si considera che, stando ai dati ISTAT del 2021, il valore aggiunto generato supera gli 11 milioni di euro con una ricaduta occupazionale che sfiora le 188 mila unità. Se si guarda all’economia del porto e del territorio ligure, il contributo della nautica professionale è stato stimato in 369 milioni di Euro dal recente studio condotto da The European House Ambrosetti. Un valore già alto che tenderà a crescere considerando l’andamento del 2022, primo anno pieno post-pandemia.
Al termine della presentazione dei dati di settore illustrati dal Vicepresidente di Confindustria Nautica Andrea Razeto, il Presidente Signorini ha ribadito l’importanza per il sistema del Mar Ligure Occidentale del comparto della nautica che ha tutte le carte in regola per competere tra i primi al mondo. Per raggiungere l’obiettivo serve il sostegno delle istituzioni e una strategia di lungo periodo che veda il pubblico e il privato alleati. “Il pubblico deve fare interventi che consentano al privato di investire per sviluppare tutto il potenziale e attrarre capitali. Ne è un esempio la nuova diga di Genova, in aggiudicazione a ottobre, che ha già portato nel porto di Genova la presenza di grandi player internazionali come MSC e Hapag-Lloyd”.