Il nuovo Piano Regolatore di Sistema Portuale (come previsto dal Decreto legislativo 169/2016*) proietta la pianificazione strategica e territoriale su uno scenario di medio-lungo periodo, individuando disegni integrati di sviluppo degli scali quali gateway di distretti logistici complessi che comprendono i retroporti e gli inland terminal di riferimento e le relative reti di trasporto, in raccordo con le indicazioni della Conferenza Nazionale di Coordinamento delle Autorità di Sistema che identificherà le macro-vocazioni di ciascun sistema portuale, alla luce del fabbisogno del Paese.
Gli indirizzi strategici e i contenuti del nuovo Piano Regolatore di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale deriveranno dall’analisi dello stato della pianificazione dei singoli scali di Genova e Savona Vado e dalla lettura coordinata delle esigenze e delle strategie da mettere in atto su scala di macro area, tenuto conto dei mercati potenziali e dello stato attuale e di prospettiva delle infrastrutture di trasporto.
Da questo punto di vista, gli interventi previsti nei Piani vigenti si stanno ormai completando, mentre le esigenze prospettate dal mercato e dalla comunità marittimo/portuale richiedono ragionamenti di più ampio respiro, in termini di infrastrutture, di governance del territorio e di flussi informativi, nell’ottica di migliorare la competitività complessiva del sistema portuale.
A tale proposito a Genova è stata avviata da qualche anno, in condivisione con la città e con la comunità portuale, una nuova fase pianificatoria trainata dalle nuove ed imminenti esigenze del mercato marittimo e dei trasporti. La procedura di redazione e approvazione di un nuovo PRP con relativa VAS non è poi proseguita, in conseguenza delle modifiche normative introdotte con il sopraccitato D. lgs. 169/2016. Le novità pianificatorie elaborate in sede di tale percorso si pongono tuttavia ad oggi come riferimento per la redazione del Piano Regolatore di Sistema Portuale e sono sostanzialmente riconducibili alle seguenti strategie:
- miglioramento dell’accessibilità, in primo luogo marittima e terrestre dal punto di vista infrastrutturale, ma anche urbana, con la creazione di nuovi affacci sul mare e sul porto;
- innovazione, in termini di migliore organizzazione del processo e dei flussi, con un crescente utilizzo di reti informative per snellire le procedure;
- flessibilità, a livello normativo, funzionale e, di conseguenza, di gestione del territorio;
- condivisione, da un lato nella redazione del piano e dall’altro nell’utilizzo di spazi portuali, con particolare riferimento agli ambiti di confine con il tessuto urbano
Alla luce di quanto sopra, le attività da sviluppare in tema di pianificazione devono rispondere da un lato a immediate esigenze operative, anche tramite adeguamenti normativi degli strumenti pianificatori vigenti, dall’altro al potenziamento della competitività del sistema portuale del Mar Ligure Occidentale nel medio/lungo termine, attraverso la previsione di nuovi interventi nel Piano Regolatore di Sistema Portuale.
In relazione alla redazione del nuovo Piano Regolatore di Sistema è stata avviata la ricognizione dello stato dell’arte dei porti di Genova e Savona in tema di andamento dei traffici marittimi, interventi pubblici in corso e programmati, accessibilità marittima e terrestre, gestione dei flussi informativi, lavoro portuale...
Da tale analisi, deriveranno gli indirizzi strategici, da coordinarsi con quanto previsto nella Conferenza Nazionale, che caratterizzeranno il nuovo Piano di Sistema.
*Il Decreto legislativo 169/2016 ha apportato rilevanti novità in tema di pianificazione dei porti e dei sistemi portuali. A tale decreto è seguita l’emanazione in data 8.06.2017 da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti delle “Linee Guida per la redazione dei Piani Regolatore di Sistema Portuale (PRdSP)” previste dall’art.6 del DLgs 169/2016 che costituiscono ulteriore importante riferimento per i criteri di pianificazione.