Nei primi anni ’90 l’area della Vecchia Darsena, attorno a cui la città di Savona si è accresciuta nel corso dei secoli, era caratterizzata da uno stato di abbandono e degrado: sulle banchine, occupate da vecchie imbarcazioni in disarmo, capannoni rugginosi ed officine cadenti, incombevano l’ormai inattivo complesso industriale dell’ex Italsider e il grigio autosilo in disuso.
Il primo embrione del piano di recupero risale al 1996, quando l’Autorità Portuale acquistò dalle Ferrovie dello Stato una vecchia officina, riadattandola a stazione marittima e proponendosi al mondo delle crociere con una soluzione minimale e poco costosa, ma molto funzionale e particolarmente apprezzata dagli operatori.
Costa Riviera è stata la prima nave da crociera ad attraccare a Savona, il 1 novembre 1996; una data fondamentale per il nuovo corso della città.
Successivamente prese il via la riqualificazione della Vecchia Darsena, che viene ripulita dagli edifici scalcinati e dai relitti, mentre si restaurano i lavatoi e le antiche mancine, si trasforma lo scaletto di alaggio in un’incantevole piazzetta sul mare, si impreziosiscono i moli con mosaici e arredo colorato e si trasforma lo specchio d’acqua in un piccolo porticciolo turistico incastonato nella città e scavalcato da un curioso e pratico ponte levatoio blu per raggiungere l’area crociere.
In breve, quell’area fino a poco tempo prima tanto degradata è divenuta una delle zone più frequentate della città, ricca di pub e ristoranti, richiamo per i savonesi e per tanti giovani dalla vicina Riviera.
Il successo dei primi interventi diede ad Autorità Portuale e Comune di Savona la forza di ripensare il fronte mare, attraverso il cosiddetto PRUSST di Savona: un piano di iniziative pubbliche e private del valore complessivo di oltre 350 milioni di Euro, mirato al rinnovamento urbanistico e funzionale dell’area fra il porto e la città.
Alla base del Piano si pose lo spostamento del baricentro delle attività mercantili su aree portuali distanti dalla città, attorno alla Darsena Alti Fondali, per valorizzare gli spazi più prossimi al centro cittadino in chiave turistica ed urbana.
Il grande architetto catalano Ricardo Bofill ha ripensato l’area tra porto e città, disegnando un modernissimo terminal crociere (successivamente preso ad esempio per la sua bellezza e funzionalità) e la demolizione del vecchio autosilo, per creare un quartiere destinato a servizi, commercio, abitazioni e hotel; al posto dei capannoni dell’ex Italsider, il Crescent, un edificio a forma di anfiteatro, destinato ad abitazioni e servizi.
Il primo tassello del mosaico va a posto nel 2003, con l’inaugurazione del Palacrociere, la stazione marittima realizzata in stretta partnership fra l’Autorità Portuale e Costa Crociere, che ne ha fatto l’homeport per la propria flotta nel Mediterraneo.
I lavori sono proseguiti nel 2004 con la demolizione del vecchio autosilo, sostituito dal complesso della Torre, composto da un edificio di 19 piani alto sessanta metri, svettante sugli edifici della corte, che ospitano un hotel, appartamenti e negozi affacciati su una piazza estesa su due livelli, il tutto ad un passo dal mare e dal Palacrociere.
Per Savona è la svolta: lo sviluppo del traffico crocieristico, che rapidamente sale oltre i 500.000 passeggeri, porta la città sulla ribalta internazionale.
Negli anni successivi vengono attuati diversi interventi per completare il piano di rinnovamento e dare continuità allo sviluppo turistico: nel 2008 viene inaugurato il terzo accosto per le crociere; nel 2009 si completa la nuova viabilità di accesso al porto; nel 2010 si dota il Palacrociere di un impianto fotovoltaico in grado di coprire buona parte del fabbisogno di energia elettrica del terminal.
Per migliorare la qualità dei servizi offerti ai propri ospiti, nel 2013 Costa Crociere decide di ampliare le proprie strutture ricettive avviando la costruzione della nuova stazione marittima, entrata in funzione un anno dopo.
Nel 2014 un’altra tappa cruciale: Savona entra nella ristretta cerchia dei porti che hanno ospitato più di un milione di crocieristi.
Oggi, a poco più di venti anni dai primi passi verso il cambiamento, la trasformazione di Savona, trainata dal porto e dalle crociere si è compiuta. Porto e città hanno trovato un nuovo equilibrio, fra la tradizione mercantile e le attività legate al turismo, aprendo opportunità di sviluppo per il territorio e occasioni di lavoro per le nuove generazioni.