Si è riunito nel tardo pomeriggio di ieri, 25 settembre, il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale che ha approvato diversi provvedimenti legati all’emergenza Ponte Morandi.
Nel corso della seduta il Comitato ha esaminato il primo esito del censimento degli spazi portuali, avviato da AdSP a seguito del crollo del viadotto, per verificare la disponibilità di spazi per la ricollocazione temporanea di aziende coinvolte dall’evento, approvando i criteri per avviare gli iter concessori nei confronti di imprese che forniscono servizi di interesse pubblico, ubicate in zona rossa o comunque interessate dalla situazione di emergenza. Dal confronto sono stati delineati i primi provvedimenti urgenti, che riguardano aziende impegnate nella raccolta di rifiuti in città.
All’ordine del giorno anche disposizioni per la riorganizzazione della viabilità portuale, mirati a preservare l’operatività dello scalo riducendone l’impatto sulla viabilità urbana. E’ stata, infatti, approvata la sospensione temporanea di una porzione di concessione in capo alla società Gruppo Messina per la realizzazione urgente della nuova strada dedicata al traffico portuale.
Sempre in connessione alle urgenze di rilocalizzazione di soggetti interferiti dal crollo del ponte Morandi e dalle opere viabilistiche realizzate in ambito portuale per far fronte all’emergenza, il comitato ha approvato la sospensione temporanea di una porzione delle aree concesse al Consorzio Bettolo, che potranno provvisoriamente ospitare le funzioni portuali che devono essere trasferite.
Il Comitato ha poi autorizzato la società Alkion Terminal Vado Ligure Srl a realizzare l’impianto di recupero vapori “VRU” presso il terminal portuale di Vado, rinnovando per 20 anni la concessione del pontile per le operazioni di imbarco/sbarco dei prodotti petroliferi, ed ha esaminato la richiesta di proroga di Terminal San Giorgio a seguito della quale è stata definitivamente approvata la relativa concessione sino al 2033.
“La riunione del Comitato è stata significativa - ha dichiarato il Presidente dell’AdSP Signorini – perché ha rappresentato la sintesi di un grande sforzo congiunto fra la Autorità Portuale, Comune, Regione e aziende, grazie al quale siamo riusciti a dare alcune importanti risposte alla città, contribuendo a risistemare servizi essenziali. Si tratta di un primo passo che non preclude alla ricollocazione di altre aziende di interesse pubblico e portuale, - ha continuato il Presidente - un’ apertura del porto alla sua città per far fronte in maniera coesa all’emergenza in atto”.