Nuova Diga di Genova, ok dal Comitato Speciale del CSLLP

Nuova Diga foranea, affidato studio di compatibilità per eolico e manovre portacontainer

Il Comitato Speciale del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) ha approvato il 27 maggio il progetto della Nuova Diga foranea di Genova e questo consentirà all’Autorità di sistema portuale di avviare entro il primo giugno le procedure di gara per l’aggiudicazione dell’appalto di progettazione ed esecuzione dell’opera.

La Nuova Diga foranea di Genova fa parte delle dieci opere prioritarie del Governo per il cui progetto è prevista una procedura accelerata di approvazione prevista dalla nuova normativa di semplificazione (D.L. 77/21).  Il Presidente Signorini, Commissario straordinario dell’opera: “Abbiamo fatto in nove mesi il lavoro di quattro anni”, infatti in meno di un anno sono stati acquisiti tutti i pareri, compresa la Valutazione di impatto ambientale (VIA), e si è anche conclusa la Conferenza di servizi. In passato, queste fasi richiedevano fino a quattro anni in media.

I tempi previsti sono stati pienamente rispettati grazie al conclusivo via libera del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il gruppo di esperti che affianca il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per consentire una più rapida approvazione delle grandi opere incluse nel PNRR,

“Questa è la chiara dimostrazione che gli sforzi fatti nei mesi scorsi per far partire il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza stanno dando i frutti sperati – commenta il Ministro Enrico Giovannini – e che all’assegnazione di ingenti risorse finanziarie a progetti in grado di rendere più competitivo e sostenibile il nostro Paese stanno seguendo le fasi di approvazione e aggiudicazione delle opere”.

La gara che verrà bandita nei prossimi giorni riguarda la "fase A" della realizzazione della Nuova Diga foranea del porto di Genova, del valore di 950 milioni. L’opera è interamente finanziata con 500 milioni dal fondo complementare al PNRR, 100 milioni dal fondo infrastrutture, un mutuo di 264 milioni con la Bei, la Banca europea degli investimenti, 57 milioni in forma di trasferimenti della Regione Liguria e 29 milioni di euro a carico di risorse proprie AdSP.



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