L’intervento riguarda sia la struttura della banchina, con opere a terra, sia lo specchio acqueo antistante mediante lavorazioni a mare.
Per le infrastrutture a terra sono previste una ristrutturazione per aumentare le capacità statiche e opere di sottomurazione al piede banchina per tutti i suoi 440 metri di lunghezza.
Al termine delle operazioni di consolidamento si proseguirà con l’upgrade delle dotazioni di banchina: le bitte attuali verranno sostituite con nuove in grado di reggere fino a 150 tonnellate.
Successivamente si proseguirà con le opere a mare, a cominciare dal dragaggio per portare il fondale dell’area a -14 metri e garantire l’accosto di navi di grandi dimensioni.
A seguito di un'analisi strumentale effettuata incrociando i dati ottenuti mediante georadar, elettromagnetometro e tomografo sono state trovate vecchie sottostrutture che sono già state rimosse: operazione preliminare necessaria prima di iniziare il consolidamento della struttura.
Attualmente sono in corso perforazioni dei massi di banchina nei quali verrà iniettata una miscela cementizia ad alta pressione con tecnologia "jet grouting", grazie all'impiego di strumentazione di ultima generazione che permette di raggiungere agilmente, e senza soluzione di continuità, le profondità necessarie all’intervento.
Nelle prossime settimane verrà avviata, infine, la messa in posa dei pali di fondazione della piastra di calcestruzzo armato che ricoprirà la superficie della banchina e dei micropali a protezione del fondale.
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