Si è svolto a Palazzo San Giorgio il Terzo seminario italo-russo, dal titolo “Italia-Russia: l’arte dell’innovazione”, organizzato da Associazione Conoscere Eurasia, Regione Liguria, Consolato Generale della Federazione Russa a Genova, Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo e Fondazione Roscongress
Come emerso dal forum, Russia e Italia sono forti partner commerciali, con scambi che nel 2017 hanno superato i 22 miliardi di dollari (+17% rispetto all’anno precedente). Nel 2018 l’Italia è stato il settimo partner russo per le importazioni ed il quinto per le importazioni.
Intervenendo al convegno, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini ha sottolineato l’importanza logistica dei Ports of Genoa a sostegno di queste relazioni:
“I Ports of Genoa hanno storiche relazioni con i porti russi: nel 2018 i traffici hanno raggiunto 2,7 milioni di tonnellate, con una crescita a doppia cifra (+13%). E’ in particolare molto interessante lo sviluppo di un corridoio logistico da Sud, verso i porti russi del Mar Nero, da cui è possibile servire un ampia ed importante regione che si estende fino agli Urali. Su questa rotta i Ports of Genoa possono esprimere grandi potenzialità, sia per traffici in container (via Pireo o Turchia) che per i traffici Ro-Ro, in particolare per prodotti ortofrutticoli, di cui vi è una crescente richiesta sul mercato russo.”
“Le relazioni fra i nostri porti e la Russia non si limitano agli scambi di merci” ha sottolineato il Presidente dell’Authority “sono sempre di più i turisti russi che passano per i terminal di Genova e Savona a bordo delle navi da crociera (28.000 nel 2018, con una notevole crescita del 43%). Grande interesse suscitano le opportunità offerte da Genova per la nautica da diporto: in particolare la vasta proposta di charter yacht di lusso e la presenza di aziende leader mondiali per la produzione e il refitting di superyacht.”
“Partendo da queste premesse” ha concluso il presidente Signorini “Ports of Genoa intende sviluppare ulteriormente le relazioni commerciali tra Italia e Russia”.