Per farlo sono stati costruiti 18 cassoni di grandi dimensioni, poi riempiti con oltre 1 milione di tonnellate di materiale recuperato nel principio dell’economia circolare, e infine affondati per creare il basamento di quella che sarà l’area operativa attrezzata per sostenere carichi fino a 20 tonnellate a servizio del nuovo super-bacino, anch’esso in via di realizzazione.
Infatti, poco più a monte rispetto al cantiere della piattaforma, sono entrate nel vivo anche le attività di demolizione dei bacini esistenti propedeutiche all’effettiva realizzazione del super-bacino di carenaggio che sarà il più grande del Mediterraneo e dove verranno costruite imbarcazioni avveniristiche da oltre 350 metri di lunghezza per una stazza fino a 150 mila tonnellate.
Questi interventi permetteranno di razionalizzare il processo di costruzione delle navi che partirà dalla lavorazione delle lamiere e procederà con la creazione delle sezioni, l’assemblaggio, le prove a mare e infine l’uscita dal bacino. A questo proposito, sono stati condotti diversi studi e simulazioni per verificare la sicurezza delle manovre di ingresso e uscita delle imbarcazioni, anche in condizioni meteorologiche avverse.
Al termine dei lavori, il bacino di Genova Sestri Ponente sarà dotato di strutture per la cantieristica navale di ultima generazione e contribuirà a configurare quello che sarà il Porto degli anni a venire.
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