Il dibattito, condotto dal giornalista Thomas Fromm, ha esplorato i mutati scenari della logistica globale che oggi deve confrontarsi con i postumi del coronavirus, la pandemia che ha ridisegnato le logiche della supply chain e costretto a confrontarsi con le fragilità della globalizzazione.
In questo scenario, il Mediterraneo ha una posizione centrale negli scambi commerciali fra Asia ed Europa e i porti di Genova e Savona, che intercettano le rotte via Suez mettendole in connessione con le aree produttive del Nord Ovest italiano e di paesi altamente industrializzati come la Germania, devono essere pronti a cogliere l’occasione di costruire una piattaforma logistica sostenibile, resiliente e capace di completare efficacemente la rete di trasporto Ten-T.
Nel suo intervento il Presidente Signorini ha richiamato l’attenzione sull’importanza di una visione strategica di lungo termine capace di integrare la competitività e peculiarità dei singoli Paesi, sistemi produttivi e supply chain, nella più ampia prospettiva disegnata dalla rete Ten-T.
“Questa è il modo in cui l’Europa potrà competere a livello globale”
Ulteriore indispensabile driver di sviluppo la compartecipazione di investimenti pubblici e privati.
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