Savona si candida a Capitale della Cultura 2027

Savona si candida a Capitale della Cultura 2027

Il Teatro Chiabrera di Savona ha ospitato lunedì sera la presentazione pubblica del dossier di candidatura di Savona come Capitale Italiana della Cultura 2027 dal titolo “Nuove rotte per la cultura”.

La candidatura si inserisce in un percorso di sviluppo territoriale che porterà la città a trovare una sua nuova vocazione, da definire e ridisegnare, coinvolgendo 41 Comuni e le principali istituzioni e personalità del savonese. Tra i principali partner del progetto oltre all’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, erano presenti l'Università di Genova, la Camera di Commercio delle Riviere, l’Unione Industriali della provincia di Savona, la Fondazione De Mari nonché la Fondazione Cima.

Per l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è intervenuto il Commissario straordinario, Ammiraglio Massimo Seno, che ha sottolineato l'importanza della cultura del mare, evidenziandone il valore ambientale ed economico per la Nazione nel più ampio contesto del Mar Mediterraneo. Nonostante rappresenti solo l’1% della superficie globale degli oceani, il Mediterraneo ospita il 7% delle specie marine mondiali ed è attraversato dal 20% del traffico marittimo globale, richiedendo quindi un equilibrio tra i diversi utilizzi del mare e la salvaguardia dell’ecosistema. Ed è per questo motivo, ha spiegato l’Ammiraglio Seno, che l’AdSP non solo sostiene la candidatura, ma contribuisce attivamente attraverso iniziative strategiche già avviate, come l’elettrificazione delle banchine dedicate alle crociere e il progetto Green Ports che punta alla produzione e all’accumulo di energia sostenibile, sfruttando solare ed eolico, con l’obiettivo di garantire l’indipendenza energetica delle attività portuali e ridurne l’impatto ambientale. A queste si aggiungono innovazioni come l’uso di biocarburanti per le navi e la modernizzazione della gestione logistica, che, velocizzando e digitalizzando i processi, manterranno l’uomo al centro del lavoro portuale e favoriranno la nascita di nuove figure professionali.

Parallelamente, la collaborazione con il Comune di Savona mira anche ad interventi di valorizzazione del water front e della Fortezza del Priamar, simboli dell’identità culturale e portuale della città, con la riqualificazione e rifunzionalizzazione di aree demaniali di grande valore storico e urbano.



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