Acqua

In conformità con la disciplina europea e nazionale l’Autorità di sistema Portuale monitora i potenziali impatti negativi sull’ambiente marino prodotti dalle attività portuali e dalla presenza di scarichi idrici, naturali e non, con l’obiettivo di adottare tempestivamente interventi correttivi.

Il Piano di Gestione delle Acque è lo strumento di pianificazione introdotto dalla direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE (recepita a livello nazionale, con il d.lgs. n.152/2006), che definisce norme per ridurre l’inquinamento e migliorare lo stato ambientale degli ecosistemi acquatici, degli ecosistemi terrestri e delle aree umide.

Per quanto riguarda il Bacino Portuale di Genova, Multedo, Voltri e Pra’ (“Riparazioni Navali” ed “imbocco portuale di Levante inclusi”), il Servizio di “Monitoraggio Acque” è gestito all’interno del più ampio Servizio complessivo di “pulizia, disinquinamento e monitoraggio degli specchi acquei del Porto di Genova non in concessione” e consiste in “campagne di monitoraggio” svolte trimestralmente.

Per la rilevazione dei principali parametri chimico-fisici dell'acqua sub-superficiale (temperatura, salinità, ossigeno disciolto, pH, Red-Ox) viene utilizzata una sonda di tipo “Idronaut”, con specifiche acquisizioni in circa 110 punti distribuiti all'interno dell'area portuale. In 20 di questi punti sono prelevati anche campioni di acqua sub-superficiale per l'analisi dell'azoto ammoniacale, dei coliformi fecali e della clorofilla-a, secondo le metodologie standard UNICHIM. In ogni uscita trimestrale, in tre di questi punti, diversi per ogni campagna di monitoraggio e ubicati in zone condivise con il Servizio Ambiente (es: foci dei corsi d’acqua, zone di possibili interventi futuri di edilizia marittima), vengono prelevati fisicamente” anche alcuni campioni di sedimento del fondale marino.

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